CHIESA DI SAN NICOLA

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“Sul fianco sinistro della
chiesa sorgeva la chiesa
di San Donato, la prima
Pieve di Nembro.

La chiesa, che risale al XV secolo, fu aperta al culto e denominata S. Donato Nuovo nel 1494 e nel 1509 venne consacrata e dedicata a S. Nicola da Tolentino. Fu edificata a fianco di un complesso conventuale fondato nel 1472 da frati dell’Ordine degli Eremitani di S. Agostino, poi soppresso nel 1772 per ordine della Repubblica di Venezia ed acquistato da privati. Nel 1844 divenne proprietà del Pio Luogo Elemosiniere (poi Ente Comunale di Assistenza) per essere trasformato in casa di riposo per anziani.

LA COSTRUZIONE
La bella facciata quattrocentesca, liscia ed intonacata, presenta un rosone centrale e due finestre laterali trilobate. La struttura è ad una sola navata, divisa da archi acuti in cinque campate; nell’ultima si apre il presbiterio. 

L’INTERNO
La navata ha conservato il suo aspetto originario. E’ stato invece modificato nel XVII secolo il presbiterio: l’altare maggiore, in marmi policromi, venne inserito in un grande arco a tutto sesto, le due cappelle laterali furono ridotte in profondità e gli archi rimodellati anch’essi a tutto sesto. 
Entrando, nella prima campata sono collocati affreschi datati alla fine del XV secolo. Quello a destra raffigura una Natività con S. Nicola e, nella parte superiore, una Crocifissione assegnabile a Maffiolo da Cazzano e Giovanni Marinoni.
A  sinistra, di autori anonimi sono Madonna col Bambino, i SS Giorgio e Sebastiano e Resurrezione. A seguire, sul piedritto del primo e del secondo pilastro, dello stesso periodo, i SS. Nicola da Tolentino e Caterina d’Alessandria. 
Continuando lungo la parete a sinistra, gli affreschi della bella cappella cinquecentesca di S. Rocco con le immagini dei Santi Rocco, Stefano e Lucio sono della seconda metà del XVI sec. 
Segue un dipinto di anonimo del XVII secolo con rappresentato un Miracolo di S. Nicola. 
La tela Madonna con Bambino nella cappella della Madonna della Cintura, attribuita a Jacocopo Anselmi (nato nel 1560 ca.).
Ai lati,  S. Anna e S.  Gioacchino del XVII secolo. In alto due affreschi di buona fattura, una Adorazione e un frammento con Angelo. Nell’abside, sono visibili numerosi affreschi di santi agostiniani e, oltre il cornicione in gesso, si trovano due tele con episodi della Vita di S. Nicola di Tommaso Pombioli (Crema, primi anni del ‘600). La cappella di S. Agostino è arricchita da un dipinto che rappresenta i SS. Agostino, Stefano e Lorenzo, opera attribuita ad Antonio Marinoni e sua bottega (prima metà del XVI secolo).
Ai lati ci sono due tele con S. Antonio e   S. Monica. 
Nella parete a destra, sopra l’altare in marmo nero è collocata la pala La Vergine col Bambino, S. Pietro, S. Paolo e offerente di Giovan Paolo Cavagna (Bergamo 1556-1627), firmata e datata 1606. Intorno sono visibili altri affreschi, tra i più antichi S. Nicola, S. Antonio Abate, S. Francesco e altri santi di difficile identificazione. Nella cappella della Madonna del Buon Consiglio, si osservano affreschi del 1576, firmati Giovanni de Moronis de Albino, pittore di difficile identificazione. Le due tele poste sulle pareti a destra e sinistra dell’ingresso, con episodi della vita di S. Nicola, sono attribuite al pittore nembrese Giovanni Carobbio (1687-1752).